12 ottobre 2013
La solitudine degli anziani in un cortometraggio
"Il gioco di Geri" di Jan Pinkava fu realizzato dalla Pixar nel 1997, l'autore, per questo breve cortometraggio di soli 4 minuti, vinse l'Oscar per il miglior cortometraggio animato.
Con sottile ironia ci richiama al problema della solitudine che affligge sempre di più i nostri anziani, parla da solo, dovete vederlo assolutamente, non aggiungo altro, se volete ne parliamo poi nei commenti, l'unica cosa che ci tengo a dire è che non sono d'accordo con You Tube che lo ha rinominato Elogio alla follia, mi verrebbe da chiedere: che cos'è la normalità?
09 ottobre 2013
Veglia in difesa della libertà di espressione e della famiglia
[...] Prese il libro di storia per bambini e guardò il ritratto del Grande Fratello che campeggiava sul frontespizio. I suoi occhi lo fissarono, ipnotici. Era come se una qualche forza immensa vi schiacciasse, qualcosa che vi penetrava nel cranio e vi martellava il cervello, inculcandovi la paura di avere opinioni personali e quasi persuadendovi a negare l'evidenza di quanto vi trasmettevano i sensi.
Un bel giorno il Partito avrebbe proclamato che due più due fa cinque, e voi avreste dovuto crederci. Era inevitabile, era nelle logiche del Partito. La visione del mondo che lo informava negava, tacitamente, non solo la validità dell'esperienza, ma l'esistenza stessa della realtà esterna. Il senso comune costituiva l'eresia delle eresie.Ma la cosa terribile non era tanto il fatto che vi avrebbero uccisi se l'aveste pensata diversamente, ma che potevano aver ragione loro. In fin dei conti, come facciamo a sapere che due più due fa quattro? O che la forza di gravità esiste davvero? O che il passato è immutabile?Che cosa succede, se il passato e il mondo esterno esistono solo nella vostra mente e la vostra mente è sotto controllo?[...] Il Partito vi diceva che non dovevate credere né ai vostri occhi né alle vostre orecchie. Era questa, l'ingiunzione essenziale e definitiva. Winston si sentì assalire dallo sconforto al pensiero dell'enorme potere dispiegato contro lui...[...] Eppure era lui a essere nel giusto! Lui aveva ragione e loro avevano torto. Bisognava difendere tutto ciò che era ovvio, sciocco e vero. I truismi sono veri, era una cosa da tenere per fermo! Il mondo reale esiste e le sue leggi sono immutabili.Le pietre sono dure, l'acqua è bagnata e gli oggetti lasciati senza sostegno cadono verso il centro della Terra. Con l'impressione di rivolgersi a O'Brien e con la convinzione di formulare un importante assioma, scrisse:Libertà è la libertà di dire che due più due fa quattro. Garantito ciò, tutto il resto ne consegue naturalmente"[...].
Ero ragazza quando lessi per la prima volta questo libro, era stato pubblicato ancor prima che nascessi e devo dire che non mi aveva colpito più di tanto, mi era sembrato un po' fantascientifico.
Ora Manif Pour Tous Italia invita a soffermarsi un momento su quanto Orwell aveva scritto, in quello che è considerato uno dei suoi più famosi romanzi 1984, rileggendolo, mi è sceso un brivido lungo la schiena pensando a quanto è attuale ora a distanza di 65 anni (fu pubblicato nel 1948).
E' un'importante iniziativa che, prima ancora che essere a difesa della famiglia, è a difesa dell'essere umano, dell'identità di uomo e di donna.
Ormai l'ideologia del "gender" serpeggia in ogni dove e sembra radicarsi sempre più nelle coscienze che non riflettono sulle conseguenze che essa comporta. I recenti fatti successi anche da noi oltre che in Francia, non ultimo l'intervista a Guido Barilla e le scuse che è stato costretto a fare per aver detto come la pensava sui matrimoni gay, ci hanno anticipato cosa succederà se viene approvata la legge "contro l'omofobia e la transfobia".
Proviamo a capire cosa c'è in gioco, non possiamo stare a guardare, è qualcosa che ci tocca da vicino, è qualcosa che tenta di sradicare le nostre radici cristiane.
Partecipiamo e facciamo conoscere le veglie che si stanno organizzando in tutta Italia nel prossimo fine settimana.
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