Ebbene sì grazie anche alla sig.na Euforbia finirò senz'altro nel girone dei golosi. Ho letto qualche riga di recensione dell'ultimo libro per ragazzi di Luigi Ballerini e non ho resistito, mi sono subito procurata il libro da leggere, complice in questo il mio passato da ex bibliotecaria, quando un libro mi incuriosisce devo leggerlo subito, in ogni caso vi sfido a non essere curiosi se qualcuno vi parla di "pasticcini su misura", ma anche la 'nonnite' ha abbondantemente fatto la sua parte nel mio caso.
Luigi Ballerini
La Signorina Euforbia
San Paolo
€12,50 – pp.127
La Signorina Euforbia
San Paolo
€12,50 – pp.127
Grazie a questo libro l'autore ha meritatamente vinto l'ambito premio Andersen 2014 per ragazzi tra i 9 e i 12 anni.
L'ho praticamente letto in un fiato e mi sono gustata tutto il buono, il bello e il bene che in esso è sotteso.
Non appena ci si addentra nella lettura delle prime pagine si è subito avvinti, si percepisce un nuovo gusto per la lettura, e si incontra una rarità, un insegnante attento ai suoi studenti, specialmente ad uno particolarmente problematico.
Come si può ben capire dal titolo il libro racconta di Euforbia, una strana e allampanata pasticciera, che suo padre avrebbe voluto fioraia, tantè che gli acquistò anche il negozio, ma poi dovette cedere le armi all'innata passione della figlia di realizzare pasticcini. La sua è una pasticceria speciale senza neanche un dolcetto esposto, tutto viene fatto al momento su ordinazione e la cosa più affascinante "su misura". Perdonatemi, ma questa cosa è troppo bella e non ve la posso proprio raccontare, dovrete scoprirla da soli leggendo il libro, vi dico solo che Euforbia è una pasticciera attenta, che sa ascoltare chi si presenta nel suo negozio e soprattutto non lascia nulla al caso.
Man mano che proseguivo nella lettura, lo confesso, mi sembrava di sentire aleggiare per casa una miriade di profumi speciali: limone, vaniglia, cannella, ma anche zenzero e cardamomo e in conclusione anche qualcosa di inaspettato come l'aceto balsamico.
Sono rimasta stupita anche dalle accurate e elaborate descrizioni delle ricette, l'autore è senz'altro uno che conosce bene la materia se sa anche come non fare impazzire la crema. A un certo punto poi, ero così presa che avevo le traveggole, immaginavo il tavolo della mia cucina ricoperto di ciotole e in ogni ciotola una crema diversa, e io allungavo la mano pronta ad infilarci il dito per ritirarlo subito dopo stracarico di una succulenta cremina. Ebbene sì, ve lo avevo già fatto capire è proprio un libro per golosi, ma golosi di addentrarsi in nuove scoperte, come la sottoscritta.
Ma attenzione, non vorrei banalizzare il tutto limitandomi alla golosità, non è solo un libro per golosi, essenzialmente direi che è più un libro sull'amicizia, l'amicizia quella vera, quella che ti fa incontrare un amico o un amica più grande, una persona sincera che ti da sicurezza, che ti insegna a fare le cose bene, e le fa insieme a te, che ti accompagna e ti aiuta a superare anche qualche piccola difficoltà che ti è capitata. E la cosa più straordinaria, è che il tutto avviene semplicemente con una leggerezza incredibile frequentando un "corso settimanale intensivo di cucina".
A questo corso partecipano due ragazzi che sono gli altri protagonisti della storia: Marta, figlia dell'insegnante che dicevo sopra e, guarda a caso cosa gli riserva la sorte, si aggiungerà anche Matteo lo studente balbuziente a cui suo padre tiene particolarmente.
I due ragazzi sono trattati con tutto rispetto da Euforbia, il finale è veramente sorprendente, perchè i due seguendo il modo di vedere e affrontare la realtà che in poco tempo apprendono da Euforbia, stravolgono i fatti di una situazione delicatissima in cui la pasticciera suo malgrado si trova coinvolta, sono proprio loro che l'aiutano a superare un grosso pasticcio. D'ora in poi anche per loro il futuro sarà meno incerto, anche perché lo affronteranno insieme, guarda a caso nella stessa scuola.
L'ho praticamente letto in un fiato e mi sono gustata tutto il buono, il bello e il bene che in esso è sotteso.
Non appena ci si addentra nella lettura delle prime pagine si è subito avvinti, si percepisce un nuovo gusto per la lettura, e si incontra una rarità, un insegnante attento ai suoi studenti, specialmente ad uno particolarmente problematico.
Come si può ben capire dal titolo il libro racconta di Euforbia, una strana e allampanata pasticciera, che suo padre avrebbe voluto fioraia, tantè che gli acquistò anche il negozio, ma poi dovette cedere le armi all'innata passione della figlia di realizzare pasticcini. La sua è una pasticceria speciale senza neanche un dolcetto esposto, tutto viene fatto al momento su ordinazione e la cosa più affascinante "su misura". Perdonatemi, ma questa cosa è troppo bella e non ve la posso proprio raccontare, dovrete scoprirla da soli leggendo il libro, vi dico solo che Euforbia è una pasticciera attenta, che sa ascoltare chi si presenta nel suo negozio e soprattutto non lascia nulla al caso.
Man mano che proseguivo nella lettura, lo confesso, mi sembrava di sentire aleggiare per casa una miriade di profumi speciali: limone, vaniglia, cannella, ma anche zenzero e cardamomo e in conclusione anche qualcosa di inaspettato come l'aceto balsamico.
Sono rimasta stupita anche dalle accurate e elaborate descrizioni delle ricette, l'autore è senz'altro uno che conosce bene la materia se sa anche come non fare impazzire la crema. A un certo punto poi, ero così presa che avevo le traveggole, immaginavo il tavolo della mia cucina ricoperto di ciotole e in ogni ciotola una crema diversa, e io allungavo la mano pronta ad infilarci il dito per ritirarlo subito dopo stracarico di una succulenta cremina. Ebbene sì, ve lo avevo già fatto capire è proprio un libro per golosi, ma golosi di addentrarsi in nuove scoperte, come la sottoscritta.
Ma attenzione, non vorrei banalizzare il tutto limitandomi alla golosità, non è solo un libro per golosi, essenzialmente direi che è più un libro sull'amicizia, l'amicizia quella vera, quella che ti fa incontrare un amico o un amica più grande, una persona sincera che ti da sicurezza, che ti insegna a fare le cose bene, e le fa insieme a te, che ti accompagna e ti aiuta a superare anche qualche piccola difficoltà che ti è capitata. E la cosa più straordinaria, è che il tutto avviene semplicemente con una leggerezza incredibile frequentando un "corso settimanale intensivo di cucina".
A questo corso partecipano due ragazzi che sono gli altri protagonisti della storia: Marta, figlia dell'insegnante che dicevo sopra e, guarda a caso cosa gli riserva la sorte, si aggiungerà anche Matteo lo studente balbuziente a cui suo padre tiene particolarmente.
I due ragazzi sono trattati con tutto rispetto da Euforbia, il finale è veramente sorprendente, perchè i due seguendo il modo di vedere e affrontare la realtà che in poco tempo apprendono da Euforbia, stravolgono i fatti di una situazione delicatissima in cui la pasticciera suo malgrado si trova coinvolta, sono proprio loro che l'aiutano a superare un grosso pasticcio. D'ora in poi anche per loro il futuro sarà meno incerto, anche perché lo affronteranno insieme, guarda a caso nella stessa scuola.