Vincent Van Gogh - Notte stellata sul Rodano - particolare (Musée d’Orsay, Parigi)

20 maggio 2009

Due re, due regine

Eccoci al dunque, dopo che Wladimiro Guadagno in arte Luxuria l'ex vincitore/vincitrice del Grande Fratello si è lanciata/o in una campagna per far conoscere la cultura del "gender", sì proprio così, sembra che qualcuno le/gli ha proposto di scrivere favole per bambini e lei/lui non si è fatta/o pregare due volte, è diventata/o scrittrice/scrittore, affermando in un recente dibattito in tv in cui si parlava di matrimoni: ne vedrete delle belle, lo sapete che anche Pinocchio è gay?

Su quest'onda di inculturazione gender ecco che a Genova si raccontano a "quattro gattini" fiabe da Gay Pride in cui il protagonista è un principe senza pisellino.

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Tratto da [Tempi] 19 maggio 2009

Per gli organizzatori l’obiettivo era «educare i bambini all’esistenza di diverse tipologie di famiglie. Queste favole puntano su un racconto omoaffettivo, resta il sentimento positivo, solo che a volersi bene sono i protagonisti dello stesso sesso. Non facciamo propaganda, ai bambini insegnamo solo che l’importante non è discriminare le persone in base al colore della pelle, o al sentimento religioso, o alle preferenze sessuali». Così a Genova – con il patrocinio del Comune e della Regione – si è svolto il laboratorio “Due re, due regine”, a cura degli organizzatori del Gay Pride. L’invito era rivolto a tutte le scuole genovesi e i bambini avrebbero dovuto raccontare una loro favola, liberi di esprimersi come meglio avrebbero voluto, a patto che i protagonisti della fiaba fossero lui&lui o lei&lei. A patto che alla fine il principe risvegliasse con un bacio un altro principe, o che la principessa salvasse dalle grinfie del drago un’altra principessa. A proposito di draghi, curiosamente nei panni del cattivo c’era la mefistotelica figura della “moglie”, arpia da mettere sottoterra con un bel colpo di bacchetta magica. Simpatica anche la figura del “principe senza pisellino”, un personaggio nuovo, in effetti, che nessun Perrault o fratello Grimm s’è mai premurato di raccontare. Il miglior commento all’iniziativa è un numero: 4. Tanti erano i bambini che hanno ascoltato le fiabe. Tutti gli altri hanno preferito andare al parco con mamma&papà o papà&mamma.

2 commenti:

  1. Io non metterei questo post sotto "educazione" ma sotto "assurdità". Si può scendere ancora più in basso?

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  2. Hai ragione trattasi di dis-educazione.
    Ho preferito lasciarlo in positivo così come ho fatto per il tag Vita sulla campagna pubblicitaria spagnola.
    Anche i tag sono una provocazione a volte.
    Mi spiace per quei 4 bimbi che han dovuto sorbirsi le fiabe.

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